Una meta-newsletter Substack
Una newsletter che parla di newsletter
Ciao! Questa è la newsletter della Matita Blu, uno spazio per chi crede che la buona comunicazione parta da e ritorni alle parole. Hai perso il numero precedente? Lo trovi nell’Archivio.
Adesso ti rivelo un segreto: le piattaforme social mi hanno stancato. Sì, anche se sto lì ad aprirle nei momenti morti, anche se sono gli strumenti alla base del mio lavoro. Stare dietro ai capricci degli algoritmi e di chi li possiede è sfiancante quasi quanto fare lo slalom tra un’inserzione senza senso e un account suggerito.
Abbiamo scelto la newsletter come canale fulcro dell’universo comunicativo della Matita Blu anche per questo ma soprattutto per affinità. Proveniamo dal mondo editoriale, era naturale che avessimo un debole per un mezzo che privilegia l’approfondimento, la lettura attenta, la lentezza.
La newsletter conserva il pregio di parlare con continuità e profondità a chi sceglie davvero di ascoltare. Ecco perché in questo numero abbiamo deciso di esplorare cinque modi di scrivere e pensare una newsletter Substack.

1️⃣ Rumorebianco. Dispacci dal weird di Moscabianca Edizioni
Annunciata ad agosto 2024 e avviata ufficialmente a ottobre dello stesso anno, Rumorebianco è la newsletter di Moscabianca Edizioni, casa editrice indipendente specializzata in narrativa e saggistica di genere, dunque fantasy, fantascienza e weird. Si contraddistingue per il modo in cui sconfina oltre la semplice promozione editoriale. Anzi, potremmo dire che di promozione pura non c’è traccia. Dentro ciascun numero trovi: notizie, appuntamenti, illustrazioni, meme. Soprattutto, ogni uscita apre con un pezzo inedito firmato da autori e autrici del catalogo della casa editrice.
Con uno stile familiare ai lettori e alle lettrici affezionate, Rumorebianco non è una bacheca che fa eco al calendario delle uscite editoriali, ma un’ulteriore espansione dell’universo Moscabianca.
2️⃣ Le newsletter di Intesa Sanpaolo Newsroom
Intesa Sanpaolo svecchia il modello di “newsletter bollettino” in un progetto tripartito concentrato sull’attività culturale del gruppo. Alla newsroom di Intesa Sanpaolo sono riconducibili tre newsletter verticali:
Newsful, per condividere più velocemente notizie dal Gruppo Intesa.
Media Brief by Intesa Sanpaolo, per segnalare gli eventi della settimana e riportare gli annunci di quella trascorsa. (All’occasione riporta anche analisi semestrali, conference call, preview di attività culturali del gruppo Intesa).
Intesa Sanpaolo Briefly, per il pubblico internazionale, in inglese.
Questo è quello che accade quando una newsletter corporate decide di mantenere un formato consolidato rinfrescandolo. La scelta di ricorrere a diverse newsletter verticali offre la possibilità di iscriversi esclusivamente a quelle di proprio interesse.
3️⃣ FARO, illumina il tuo percorso di Fabiana Andreani
Inaugurata ad aprile 2023, FARO è la newsletter di Fabiana Andreani, la “zia” dell’orientamento e della carriera per gli italiani under 35 (e non solo) che si trovano ad avere a che fare con un mercato del lavoro in continuo cambiamento. Ogni mese raccoglie e rielabora i temi trattati sulle sue pagine social in contenuti longform che conservano lo stesso tono di voce amichevole ma con un grado di profondità in più.
Non solo, FARO si configura come uno spazio in cui riportare opportunità formative e professionali, eventi e articoli utili, mantenendo fede alla sua promessa di essere una guida affidabile. È un esempio intelligente di newsletter dedicata al personal branding: unisce ispirazione, consigli e risorse, un canale di approfondimento stabile e ordinato per chi segue Fabiana online.
4️⃣ Collisioni di Angelo Zinna
Collisioni nasce a settembre 2021 dalle ceneri del blog Exploremore, in un primo momento per parlare di tutto meno che di viaggi. Poi ai viaggi Angelo Zinna ritorna, ma in modo nuovo rispetto a quanto fatto altrove (Lonely Planet, BBC Travel e National Geographic, per dirne alcuni) attraverso le storie che i luoghi e chi li abita gli trasmettono.
In Collisioni si incontrano il reportage e la narrazione personale, confluiscono parole, immagini e impressioni. Parte progetto professionale, parte spazio espressivo libero, si configura per Angelo come un modo di dare senso e scopo agli appunti che raccoglie lì dove si scontrano (collidono) culture e confini, ai margini dell’Europa e oltre, un’arena dove testare temi che poi possono evolvere in libri o articoli.
5️⃣ Blu Mediterraneo di Simone Pazzano
Blu Mediterraneo è la dichiarazione d’amore di Simone Pazzano, giornalista e digital strategist, alla storia, alla cultura e alla bellezza naturale del mare che bagna le nostre coste. Qui la newsletter è divulgazione culturale tematica allo stato puro, fatta di rigore ma anche di passione personale.
La struttura è scandita da rubriche fisse:
Cronache dal mare, dedicata a notizie e approfondimenti di attualità su biodiversità, pesca sostenibile, ecologia, cultura del mare.
Voci dal mare, sotto-rubrica che raccoglie le interviste a esperti che hanno messo il mare e la sua salvaguardia al centro della propria vita, professionale e non solo.
Taccuini mediterranei, raccoglitore di storie e aneddoti sulla vita intorno, sopra e sotto le acque del Mediterraneo
La libreria del mare, bibliografia in continuo aggiornamento, presenta i testi citati in ogni numero.
Tanti modi di fare newsletter: qual è (o sarà) il tuo?
In un panorama saturo di messaggi fugaci, la newsletter resta uno degli strumenti più liberi, personali e strategici che un brand possa scegliere. La sua forza sta nel costruire una relazione costante, riconoscibile e duratura.
Come avrai capito leggendo i cinque esempi scelti, non esiste un unico modo di fare newsletter. Esiste un modo coerente con la voce, gli obiettivi e il pubblico di un brand o di un progetto.
Se dovessi avviare un’ipotetica newsletter, di cosa parleresti? Se invece una newsletter ce l’hai già, presentala qui nei commenti!
Alla prossima,
Luisa
ufficio stampa e SMM La Matita Blu
Grazie per aver letto questa lunga e-mail. Questa newsletter nasce anche come spazio di confronto. Se vuoi parlare dei temi trattati in questo numero, rispondi pure a questa e-mail.
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